L’ipoacusia da rumore (NIHL) può presentarsi dopo un singolo episodio o dopo una prolungata esposizione al rumore.
Nella coclea, che si trova all’interno dell’orecchio, sono presenti delle piccole cellule ciliate che vibrano e inviano segnali elettrici al nervo acustico, consentendoci di sentire.
Cellule ciliate come fili d’erba di un prato

Immaginate le cellule ciliate come i fili d’erba di un prato. Camminandoci sopra i fili d’erba verranno appiattiti al suolo. In poco tempo molti di questi fili si rialzeranno da soli e in maniera naturale. Ma cosa succede se continuiamo a calpestare il prato? Sicuramente i danni diventeranno permanenti.
L’esposizione al rumore, per le nostre cellule ciliate, equivale al calpestare l’erba di un prato.

I suoni per il nostro orecchio
Di seguito alcuni esempi di suoni misurati in decibel (dB) che possono danneggiare l’udito:
85 – 100 dB (Sono sufficienti 6 – 8 ore per danneggiare l’udito)
- Traffico intenso
- Condizionatori da finestra (in prossimità)
- Bar affollato
- Asciugacapelli
- Motocicletta
- Giocattoli rumorosi (vicino all’orecchio)
- Metropolitana (in transito)
- Musica riprodotta con volume al massimo
110 – 180 dB (A seconda dell’intensità, sono sufficienti da 1 a 30 minuti)
- Concerto rock (vicino alle casse)
- Tuono
- Sirena dei veicoli di emergenza
- Palloncino che scoppia (vicino all’orecchio)
- Stadio affollato
- Petardo
- Airbag
- Jet che decolla

Il modo più semplice per evitare problemi udito è prestare attenzione al volume del suono, ovunque vi troviate. Ascoltare suoni inferiori a 85 dB può aiutare a preservare l’udito. Se avvertite che un suono è troppo forte, evitate di ascoltarlo a lungo.
Controllare il proprio udito
Prendersi cura dell’udito giorno dopo giorno è importante. Nel nostro centro acustico puoi effettuare un controllo gratuito con un esperto CAB. È un esame che dura pochi minuti.
Dall’esame verrà prodotto e rilasciato un’audiogramma, la “fotografia del tuo udito”, è la prima informazione scientifica da considerare per valutare lo stato della salute del proprio udito.